Nell’immaginario collettivo, forse ad opera dei film e della televisione, chi pratica Arti Marziali esegue le tecniche emettendo strani gemiti o urlando a squarciagola. In effetti questo preconcetto ha un suo fondamento, anche se deve essere letto con i dovuti accorgimenti.
Effettivamente in molti casi è previsto che le tecniche debbano essere eseguite emettendo un urlo, o più precisamente un kiai; ciò è dovuto a motivi di respirazione.
Nelle Arti Marziali la respirazione occupa infatti una posizione molto importante, poiché una respirazione corretta permette di aumentare notevolmente l’efficacia della propria tecnica ed il grado di concentrazione.
Un alta capacità di concentrazione e di controllo della respirazione porta all’acquisizione della capacità di controllare la propria forza interiore (tanden).